World Backup Day
I consigli alle aziende per mettere i dati al sicuro dai cyber attacchi
Domenica 31 marzo sarà il World Backup Day, la Giornata Mondiale del Backup dedicata alla protezione dei dati personali e aziendali. Un’occasione importante per porre l’accento, una volta di più, sull’importanza di adottare le adeguate misure di sicurezza per la conservazione dei dati (soprattutto quelli sensibili e riservati, che per molte aziende rappresentano ormai il vero e proprio asset produttivo).
L’eventualità che si verifichi una perdita di dati, infatti, è più frequente di quanto si possa pensare. E le colpe non sono ascrivibili solamente a problemi tecnici delle periferiche di archiviazione. Analizzando i dati di una ricerca condotta da Ontrack Data Recovery nel 2018 si scopre, infatti, che tra i circa 350 clienti coinvolti in un data loss addirittura il 33% non stava utilizzando alcun sistema di backup.
Il motivo di questa scelta è presto detto: le aziende non hanno abbastanza tempo e risorse economiche per cercare e gestire una soluzione di backup adatta alle proprie esigenze.
Dall’analisi dei risultati raccolti da Ontrack si evince, inoltre, che nei casi in cui era attiva una soluzione di backup, molti utenti hanno comunque subito una grave perdita di dati:
- nel 2017, solo il 43% è riuscito a ripristinare tra il 75% e il 100% dei dati dal proprio backup;
- l’11% degli intervistati ha potuto invece recuperare solo il 40-75% dei file;
- i restanti hanno dichiarato di aver perso la maggior parte, se non la totalità, delle informazioni digitali.
Più che un’esigenza, infatti, la protezione del dato è diventata ormai un obbligo di legge: con il Regolamento europeo 679/2016 (il cosiddetto GDPR) ormai pienamente esecutivo e nel rispetto del principio di accountability, è infatti necessario assicurare l’accesso ai dati e adottare sistemi per memorizzare i dati in modo sicuro, evitando che possano essere cancellati accidentalmente.
I dati personali sono trattati in maniera da garantire un’adeguata sicurezza, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione e dal danno accidentali (“integrità e riservatezza”).
Ed in caso di data breach un’azienda potrebbe essere passibile di una sanzione che può arrivare fino a 20milioni di euro o fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore: si tratta della sanzione massima prevista dal GDPR in caso di violazione , tra gli altri, dei principi di base del trattamento, comprese le condizioni relative al consenso, a norma degli articoli 5, 6, 7 e 9.
Il World Backup Day è dunque l’occasione per ricordare alcuni consigli che è utile mettere in pratica per riprendere il controllo dei dati:
- Eseguire il backup a intervalli regolari.
- Applicare la protezione dei dati su tutti i carichi di lavoro.
- Isolare i backup per renderli meno sensibili a possibili attacchi ransomware.
- La regola 3-2-1. Conservare almeno tre copie dei dati, su almeno due dispositivi, con almeno una copia offsite.
- Verifica il tuo processo di recovery tramite l’esecuzione regolare di test.
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