Creare un negozio online: perché scegliere WooCommerce
Guida ai primi passi
Aprire un sito e-commerce richiede attenzione su più fronti. Se da un lato alcune soluzioni, come l’ormai celebre accoppiamento tra WordPress e WooCommerce, permettono di far fronte con più immediatezza alle problematiche tecniche, esistono adempimenti anche burocratici da evadere in via preliminare per diverse attività riguardanti il commercio elettronico.
In questo articolo osserviamo nel dettaglio alcuni aspetti strategici, tecnici e burocratici fondamentali per il lancio del tuo nuovo negozio online.
Creare un negozio online in poche mosse
Se hai intenzione di aprire un e-commerce, uno dei primi aspetti da considerare è la scelta della soluzione tecnologica ideale per creare il tuo sito.
Tra i motivi per cui WooCommerce è una delle soluzioni più diffuse per lanciare un progetto di commercio elettronico, spicca la semplicità con cui è possibile personalizzare lo shop online a tutti i livelli, senza rinunciare alle più recenti ed evolute features che finalizzano il processo di acquisto.
In poche mosse puoi:
- personalizzare le pagine in termini grafici;
- inserire i prodotti in vendita o anche solo da esporre a catalogo;
- creare l’alberatura delle categorie e delle sottocategorie;
- definire le modalità di pagamento, tra cui ad esempio Paypal, carta di credito, bonifico bancario, contrassegno;
- configurare i coupon di sconto in base alle offerte;
- gestire le informazioni fiscali, tra cui eventuali differenze di prezzo tra paesi diversi;
- definire i costi di spedizione creando specificità per ordine minimo o differenze per località geografica;
- controllare ogni ordine ricevuto mediante notifiche puntuali;
- scrivere le descrizioni dei prodotti o importare automaticamente i testi;
- scegliere le opzioni dei filtri di ricerca da visualizzare nelle pagine di categoria;
- scegliere la tipologia e la quantità di prodotti correlati da mostrare;
- integrare il proprio e-commerce con marketplace esterni (ad esempio Amazon, Ebay, Facebook, ecc.);
- tenere un blog interno al sito web, ovviamente gestito con WordPress!
Su WordPress puoi gestire tutte queste cose da solo, senza scrivere una sola riga di codice, semplicemente operando a livello del pannello di gestione di WooCommerce e eventualmente con estensioni aggiuntive che permettono di implementare funzionalità non presenti inizialmente in WooCommerce.
Se invece decidi di sviluppare il tuo negozio affidandoti a soluzioni proprietarie, senza l’utilizzo quindi di un CMS come WordPress, l’implementazione di queste funzioni può richiedere mesi e rende necessario l’intervento di figure terze come professionisti del settore web.
Quanti prodotti posso caricare su WooCommerce?
Che tu gestisca un e-commerce B2C o B2B, potresti avere necessità di mostrare molti prodotti nel tuo catalogo.
Per gli e-commerce realizzati con WordPress e WooCommerce non esiste un limite al numero di prodotti da caricare all’interno del negozio e la realtà è che il numero dei prodotti caricabili è potenzialmente infinito.
La questione non riguarda WooCommerce in sé, quanto le risorse destinate lato server al sito web, in funzione dei contenuti del sito, della quantità di pagine visualizzate contemporaneamente e del traffico di utenti che visitano il negozio online.
Chiaramente, la scelta di un buon servizio di hosting non solo contribuisce a rendere il tuo sito più veloce e a garantire una migliore esperienza di navigazione ai tuoi utenti, ma favorisce anche la possibilità di creare e gestire molti più contenuti all’interno del tuo sito, tra cui appunto i prodotti a catalogo.
Qualunque CMS per il commercio elettronico di livello professionale come ad esempio OpenCart, Prestashop, Magento e certamente anche WooCommerce non potrà funzionare bene con un catalogo di 80.000 prodotti, ognuno con una o più varianti, a fronte di un piano hosting condiviso e non ottimizzato per la soluzione specifica.
A tal proposito, scopri perchè l’hosting WooCommerce gestito di Aruba è la soluzione ideale per lanciare il tuo progetto e-commerce.
Per approfondimenti, guarda anche la nostra video pillola che fornisce ulteriori spunti per iniziare a vendere online con WooCommerce.
Nessun segreto, c’è dietro WordPress
Dunque si sceglie WooCommerce perché c’è dietro WordPress.
Si sceglie WordPress perché è il CMS più utilizzato al mondo, quello che tutti i consulenti e le agenzie di comunicazione conoscono come le proprie tasche, quello che per qualunque esigenza particolare tu possa avere, avrà già pronte per l’installazione centinaia di estensioni (plugin) dedicate, molte delle quali gratuite. No, WordPress non è l’unico CMS open source gratuito, ce ne sono molti altri, ma nessuno ti lascia così tanta libertà di movimento sia per le customizzazioni che puoi praticare tu stesso, sia rispetto alla libertà di cambiare facilmente fornitori di servizi come web designer o web developer, senza dover faticare per trovare professionisti “skillati” su questo CMS, nel caso tu ti voglia affidare a terzi.
Aspetti burocratici e fiscali
Semplificare gli aspetti tecnici mediante l’utilizzo di WooCommerce può essere davvero molto importante se consideriamo che per lanciare uno shop online, occorre far fronte ad una serie di adempimenti burocratici e fiscali che pur essendo meno ostici rispetto al passato, rimangono certamente importanti. Se stai iniziando da zero e non hai partita iva, la prima cosa da fare prima di mettere online un e-commerce è aprirne una, perché l’unico caso in cui è consentito vendere online senza partita iva è la vendita occasionale.
Se l’intenzione è quella di aprire una vera e propria attività commerciale è necessario seguire alcuni passaggi burocratici, nello specifico:
- apertura di una partita IVA presentando all’Agenzia delle Entrate lo specifico modello (AA7/10 per la società di persone e di capitali o modello AA9/12 per l’impresa individuale o lavoratore autonomo) in cui dovrà essere specificato il codice ATECO, solitamente per gli e-commerce è “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto via internet” codice 47.91.10.
All’interno di tali modelli, dovrai inserire i dati ordinari dell’attività (sede legale, l’attività esercitata, ecc..) e specificare informazioni quali indirizzo del tuo sito web, l’Internet Service Provider, se intendi effettuare acquisti e/o cessioni intracomunitarie di beni e/o servizi (in tal caso serve iscrizione al VIES), se hai scelto di effettuare acquisti in ambito comunitario di beni sensibili (ad esempio autoveicoli, prodotti di telefonia, personal computer). - Compilazione SCIA che serve a comunicare l’inizio della propria attività allo sportello unico per le attività produttive del Comune dove ha sede l’attività.
- Nella Segnalazione Certificata di Inizio Attività è necessario fornire indicazioni quali il settore merceologico di attività, il sito internet, l’eventuale deposito merci che userai per la tua attività di vendita online.
- Iscrizione al Registro delle Imprese, entro 30 giorni dall’avvio dell’attività, le imprese devono iscriversi nel Registro Imprese presso la Camera di Commercio.
- Iscrizione all’INPS nella sezione gestione commercianti, facendo comunicazione alla Camera di Commercio, per l’INPS ai fini previdenziali, per assolvere tutti gli obblighi amministrativi previsti per il Registro delle imprese, e assistenziali e per il rilascio del codice fiscale e della partita IVA.
Fino a qualche anno fa, si trattava di procedure abbastanza complicate da seguire in quanto chi voleva aprire un e-commerce doveva fornire la documentazione ai diversi enti. Oggi seguire l’intero iter è molto più semplice grazie alla Comunicazione Unica, che permette all’interessato di comunicare tutti i documenti necessari al Registro delle Imprese in via telematica. Da qui la pratica verrà inviata ai diversi enti.
Fonte: aruba.it